Abstract
This paper critically explores the notion of academic citizenship, evaluates its importance and argues that faculty have shifted away from engaging in collegial activities to behaviour that is purposefully targeted towards the attainment of academic performance metrics. We highlight the significant implications and challenges for the academy of a gradual retreat from academic citizenship in an era characterised by academic capitalism. We argue that university management urgently need to foster a culture of collegiality that fully appreciates and nurtures academic citizenship, particularly amongst junior faculty as they represent the future of the academy. Furthermore, we call for academic citizenship activities to be explicitly recognised in academic performance metrics and workloads to facilitate prioritisation by faculty.
Astratta
Questo articolo esplora criticamente la nozione di “cittadinanza accademica”, ne valuta l’importanza, e sostiene che la professione accademica si è spostata dall’impegnarsi in attività collegiali a comportamenti mirati al raggiungimento di metriche di rendimento. Sottolineiamo le significative implicazioni e le sfide per l’accademia dovute ad un graduale ritiro dalla “cittadinanza accademica” in un’epoca caratterizzata dal “capitalismo accademico”. Sosteniamo che la gestione universitaria abbia urgente bisogno di promuovere una cultura della collegialità che apprezzi pienamente e nutra la “cittadinanza accademica”, in particolare tra i giovani accademici, in quanto rappresentano il futuro dell’accademia. Inoltre, richiediamo che le attività legate alla “cittadinanza accademica” siano esplicitamente riconosciute nelle metriche di rendimento e nei carichi di lavoro affinché la professione accademica sia facilitate nell’assegnazione delle priorità.